GUARDIAGRELE
Oggi veramente
eravamo andati alla Rocca per la festa di San Rocco, che da queste
parti è un Santo veneratissimo.Nel ritornare a Chieti abbiamo fatto
un'altra strada e siamo quindi ripassati da Guardiagrele. “Terrazza d’Abruzzo”! Così la chiamava il poeta Gabriele D’Annunzio. Questo splendido paese, in provincia di Chieti, affonda le sue profonde radici nell’Antica Roma. Spartaco, dopo aver conquistato Grele, situata in pianura, si spostò su un’altura per tenere d’occhio il campo. Quel luogo ha poi preso il nome di Guardiagrele, appunto.
Questo è un territorio ricco di arte e di cultura, come la chiesa di Santa Maria Maggiore, con la sua splendida porta; le chiese di San Rocco, di San Silvestro, di San Nicola, di San Donato e quella di San Francesco. Non sono solo questi bellissimi monumenti a rendere Guardiagrele un posto assolutamente da visitare. Di notevole
interesse sono anche il Palazzo Municipale, la Fonte di Grele, il museo del Duomo, quello archeologico, quello del costume e delle tradizioni guardiesi, il Convento dei Cappuccini, il Palazzo Vitacolonna, la Biblioteca Comunale, il Torrione Longobardo, le spettacolari cascate di San Giovanni e l’incantevole Parco della Maiella. Chi ritiene che Guardiagrele sia solo questo, non deve fare altro che venire a visitare quest’oasi di pace, che , però, propone anche iniziative e spettacoli: la festa della Maiella e il gran prix di body building a luglio; le feste patronali di San Donato e San Emidio il 6-7-8 agosto. Sempre ad agosto, la Mostra Mercato “Artigianato d’Abruzzo”; le manifestazioni canore “il Bolognino d’Oro” e “la Torre Longobarda”; il premio poesia “Modesto Della Porta”. Il mese di Settembre è animato da una serie di avvenimenti: il “Matita Film Festival”, una serie di incontri sul cinema di animazione; il premio poesia “Anni d’Argento”. Dal punto di vista gastronomico, Guardiagrele è davvero una miniera di piatti unici,dai primi fino ai dolci e al magnifico Montepulciano d’Abruzzo. Assolutamente originali sono gli spaghetti con le lumache e il dolce “Sise delle Monache”.